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Suicidio dello chef stellato Benoît Violier | Alla base del gesto, una truffa milionaria sul vino

Sembra farsi luce attorno al suicidio di Benoît Violier, il quarantaquattrenne considerato il “miglior chef al mondo”, che si è tolto la vita lo scorso 31 gennaio rivolgendo contro di sé un fucile da caccia.

Alla base del gesto ci sarebbe una partita di vini molto costosi ordinati e mai arrivati a destinazione: lo chef si sarebbe ucciso perché incapace di riprendersi finanziariamente a seguito di una truffa ad opera di un’azienda vinicola svizzera che gli avrebbe creato un danno economico di oltre un milione di euro.

A darne notizia è la rivista economica elvetica Bilan, che sostiene che le difficoltà finanziarie erano dovute anche al fatto che il ristorante che Violer gestiva vicino Losanna, l’Hôtel de Ville, detentore tre stelle Michelin, non riusciva ad essere fonte di guadagno.

La truffa sarebbe stata portata avanti dalla “Private Finance Partners“, un’azienda vinicola di Sion, che sarebbe riuscita a vendere a diversi ristoranti bottiglie di vino dai prezzi molto elevati che però non arrivavano mai a destinazione. L’azienda ha dichiarato bancarotta lo scorso 30 novembre: uno dei partner sarebbe stato arrestato e scarcerato a fine gennaio, pochi giorni prima del suicidio dello chef.

 

 

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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