Sulle unioni civili “il Pd non deve strafare”. Questo l’invito diretto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano alla maggioranza di governo ribadendo il suo invito a stralciare la stepchild adoption dal ddl Cirinnà sulle Unioni Civili. “Quello che si sta per realizzare è già un risultato storico”, ha ribadito il leader di Ncd.
“Sono contrario al metodo della minaccia, sia per stile sia per tattica: dico solo al Pd di fare una scelta di buon senso. Togliete le adozioni e il similmatrimonio e prendetevi le unioni civili“, ha aggiunto Alfano. “Renzi non ha più il paracadute dei voti di Grillo e quindi c’è il rischio o la possibilità o la fortuna, direbbero alcuni che questa legge salti”.
E proprio sulla decisione di Grillo di lasciare “libertà di coscienza” sulla stepchild adoption sembra essersi innescata la grande protesta della base del Movimento. Su Twitter utenti scatenati contro il leader di M5S, tra i più utilizzati gli hashtag #iovotosì e #dietrofrontM5S.
A sostegno di #iovotosì almeno una decina di parlamentari M5S tra i quali Alberto Airola, Laura Bottici, Maurizio Buccarella, Paola Taverna e Gianni Girotto. La deputata Chiara Di Benedetto definisce l’uscita di Grillo un “patetico tentativo di non spingersi oltre”.
“L’odore della sconfitta sul ddl Cirinnà sta procurando crisi isteriche gravi su gay, lesbiche, bi-transessuali e checche varie. Non è bello, poverini”, ha scritto su Twitter Roberto Formigoni che ha preso di mira il M5S e la stepchild adoption. Tantissime le repliche, anche dal mondo politico.