L’invecchiamento della popolazione rappresenta un’importante sfida per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale italiano: da qui la necessità di potenziare gli investimenti dedicati alle campagne vaccinali per ottenere importantissimi risultati in termini di vite salvate e di qualità della vita con poche risorse. Nel giorno in cui il mondo celebra la Giornata contro il Cancro, l’International federation of ageing-IFA, osservatore permanente presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite, di cui HappyAgeing (www.happyageing.it) è membro, ha lanciato una campagna internazionale di sensibilizzazione per diffondere le immunizzazioni tra gli anziani.
“Ostacolare la somministrazione dei vaccini negli anziani, nei bambini e nelle categorie considerate più fragili – evidenzia Marco Magheri, direttore dell’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo HappyAgeing – vuol dire assumere un atteggiamento ipocrita nei confronti della lotta ai tumori. I progressi realizzati nella cura del cancro non possono essere vanificati da politiche miopi e interessate, tese a ignorare e ad esporre le persone colpite da un tumore, e pertanto potenzialmente immunodepresse, a patologie evitabili. Che sia per ignoranza, per malafede o per interessi economici diretti, chi frena la diffusione delle vaccinazioni non ha scusanti”.
“Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale è pronto da mesi ma è ancora incomprensibilmente fermo, malgrado l’impegno del Ministero e delle Regioni – sottolinea Michele Conversano, Presidente di HappyAgeing –. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte richiamato l’Italia sul calo della copertura vaccinale di bambini e anziani, con la conseguente ricomparsa di malattie che faticosamente avevamo praticamente debellato e alle quali le persone immunodepresse sono maggiormente esposte”.