Operazione anti-racket dei carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere. In manette sono finiti Cipriano Gravante e Sebastiano Pistone con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’operazione è avvenuta nelle città di Capua e San Tammaro.
I provvedimenti cautelari “scaturiscono dalle indagini condotte tra i mesi di dicembre 2015 e febbraio 2016, dai Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere sotto la direzione della DDA di Napoli, a seguito della denuncia sporta da un imprenditore edile del comune di San Tammaro”.
I due indagati si erano presentati presso l’imprenditore titolare di alcune strutture sportive pretendendo che consentisse l’accesso libero per “far giocare degli amici di casale”. Successivamente “lo ammonivano di non continuare a fare la ‘guerra con i compagni’ pretendendo un ‘contributo per le famiglie dei carcerati'”.
Gravante e Pistone “si presentavano nuovamente presso la persona offesa minacciandola e trasformando ‘il contributo’ in una vera e propria richiesta estorsiva di 1000 euro. Il provvedimento si colloca nell’ambito delle numerose indagini dirette dalla DDA di Napoli nel comune di San Tammaro.
Per non destare i sospetti, gli indagati mettevano a segno l’estorsione da mille euro mascherandola dietro una quota di iscrizione ad un club di tifosi del Napoli. Ogni sottoscrizione aveva un costo di 10 euro, la richiesta degli indagati era che venissero vendute almeno 100 tessere.