L’Unione europea si mobilita per la Siria stanziando più di tre miliardi di euro per gli aiuti da erogare anche e ai Paesi vicini. Lo ha annunciato, alla conferenza dei donatori di Londra, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Inoltre la Banca europea per gli investimenti sta preparando un mega prestito da 12,5 miliardi che andranno a Turchia, Giordania, Libano, Egitto.
In particolare Per la Siria l’Italia metterà sul tavolo degli aiuti “400 milioni di dollari, 150 milioni a dono, 200 milioni di prestiti ‘soft loans’ e 50 milioni di cancellazione del debito per i Paesi limitrofi, Giordania e Libano”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, oggi nella capitale britannica.
Gentiloni ha aggiunto che “è un impegno all’altezza del nostro Paese e della nostra responsabilità, doverosa sul piano umanitario”. “Per noi è un impegno assolutamente straordinario“, ha aggiunto. Obiettivo della conferenza londinese è arrivare all’impegno congiunto di raccogliere almeno 9 miliardi di dollari. Al vertice del 2015 erano stati chiesti 8,4 miliardi, ma ne erano poi stati effettivamente messi a disposizione solo 3,3.
Per il ministro “siamo di fronte alla più grande tragedia umanitaria degli ultimi decenni”. Ecco così che il “pledge” (questa la parola usata al posto di “impegno”) italiano è per il ministro “assolutamente straordinario”.