In occasione della giornata mondiale del cancro, il World Cancer Day 2016 il prossimo 4 febbraio, sono stati diffusi i dati che riguardano il nostro Paese. Nel 2015 ben 363.000 si sono ammalati di tumore, una media di mille italiani ogni giorno.
Numeri davvero impressionanti. Ma nonostante migliorino le terapie e aumenti la sopravvivenza, ogni anno in Italia il tumore miete poco meno di 180.000 vittime, circa 8,2 milioni nel mondo.
Gli esperti però continuano a sostenere che diminuire il rischio di ammalarsi, almeno in parte, è possibile. Del resto “We can. I can” è proprio lo slogan della giornata mondiale del cancro per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione e quindi della diagnosi precoce.
Fumo, alcol, smog, inquinamento, radiofrequenze e pesticidi, ma anche eccesso di cibo, eccesso di carni insaccate e di zuccheri, sono tra le possibili cause per l’insorgere di un cancro.
Tra le nuove diagnosi, la neoplasia più frequente è quella del colon-retto (52.000), seguita da seno (48.000), polmone (41.000), prostata (35.000) e vescica (26.000). Grazie a terapie efficaci e a diagnosi precoce si riduce la mortalità complessiva, in particolare fra gli uomini nei tumori legati al fumo. Per altre neoplasie, come quelle del seno e della prostata, la riduzione della mortalità nel 2015 è dell’1,4% e del 2,8%. Tanto che ad oggi sono circa 3 milioni gli italiani vivi con una diagnosi di tumore, con un incremento del 17% rispetto al 2010.
Ma la cosa più importante è riconoscere i segnali: fatica cronica, inspiegabile perdita di peso, dolore persistente, rigonfiamento sottocutaneo, cambiamenti di aspetto della pelle, febbre prolungata. Chiaramente non sempre uno di questi sintomi corrisponde necessariamente alla malattia ma è bene non sottovalutarli perché, come non si smette mai di ripetere, prima arriva la diagnosi e più alte sono le probabilità di guarire.
Attenzione innanzitutto alla fatica cronica, ovvero una spossatezza persistente, accompagnata da aumento della necessità di dormire, se non giustificata da particolare attività fisica o cambiamenti di abitudini.