“A questo punto noi daremo il nostro contributo alla Turchia per salvare esseri umani”. Matteo Renzi, in visita in Nigeria, risponde così all’Ue assicurando che “faremo ogni sforzo per salvare vite umane nel Mediterraneo: abbiamo salvato, e continueremo a farlo, migliaia di vite mentre l’Europa si girava dall’altra parte. Prima del patto di stabilità c’è un patto di umanità”.
Renzi sottolinea anche che “pensiamo che tutti i migranti siano uguali. Pensare di considerare in modo diverso le spese per salvare i bimbi eritrei mi sembra assurdo, solo una perversione burocratica. Ma noi, nonostante i professionisti della polemica provino a rilanciare ancora da Bruxelles come se ci fossero vite di serie A e di serie B non cadiamo in provocazioni”.
La portavoce dell’esecutivo europeo, Margaritis Schinas, aveva dichiarato che i contributi nazionali al finanziamento dei Paesi dell’Unione europea alla Turchia per l’emergenza profughi “non verranno contabilizzati ai fini del deficit di bilancio, in base al Patto di stabilità e di crescita”.
“Le cose sono cambiate. Le riforme sono leggi e dopo tre anni di recessione è tornato il segno più nei fondamentali economici. Possiamo tornare a fare il nostro mestiere, dunque. E il nostro mestiere è guidare l’Europa, non andare in qualche palazzo di Bruxelles a prendere ordini“. Aveva precedentemente scritto Matteo Renzi nella enews.
“L’Italia per anni aveva un debito morale con le istituzioni europee, e io dico soprattutto con i propri concittadini, perché – continua – parlava di riforme che non riusciva a realizzare”.