L’amore per il prossimo e per i più deboli, probabilmente, è costata la vita ad Alexandra Mexher, 22 anni, di origine libanese ma residente in Svezia dove lavorava in un centro di accoglienza per rifugiati minorenni non accompagnati. La giovane è stata infatti brutalmente uccisa a Molndal, nel sud del Paese, dove prestava servizio.
Uno degli ospiti, di soli 15 anni, ha pugnalato a morte la giovane al culmine di un litigio. Le autorità lo hanno subito arrestato, ma si sono rifiutati di rivelare identità e nazionalità per evitare ripercussioni razziste. Sarebbero stati gli altri giovani migranti del centro di accoglienza a denunciare il delitto.
“Era tutto sotto sopra, sulla scena del crimine c’era molto sangue – ha raccontato il portavoce del commissariato Thomas Fuxborg -. L’autore è stato sopraffatto dagli altri residenti, che sono sconvolti”. Il coltello usato per compiere il brutale assassinio è stato ritrovato all’interno della struttura.