È morto Marvin Minsky, il papà dell’intelligenza artificiale. Aveva 88 anni. Minsky ha lavorato a lungo al Massachusetts Institute of Technology (Mit), esplorando i possibili impatti che avrebbe avuto sulla società l’arrivo di macchine capaci di pensare come un umano. Alcuni dei titoli dei suoi libri più celebri sono ‘La società della mente’ del 1985 a ‘The emotion machine’ del 2006.
Il papà dell’intelligenza artificiale considerava il cervello come una macchina che può essere studiata e il suo funzionamento può essere replicato in un computer. Questo, a sua volta, poteva rivelare i meccanismi del cervello umano.
Numerose son le invenzioni che Minsky ci ha lasciato, come quella del cursore tartaruga per disegnare figure geometriche nel linguaggio di programmazione Logo, o come il microscopio a scansione confocale, che illumina un campione e ne rivela l’immagine con una scansione punto a punto.
Minsky è stato anche un pianista di talento e alla musica ha regalato invezioni destinate a lasciare una traccia importante. Per esempio, con Ed Fredkin, ha inventato il sintetizzatore “Muse”.