A Luisa Spagnoli sarà dedicata una fiction, in onda su Rai 1 l’1 e il 2 febbraio 2016, con un cast capitanato da Luisa Ranieri.

La mini serie racconta la lungimiranza di Luisa Spagnoli che, di umili origini dato che il papà era un pescivendolo, ha saputo lottare contro i pregiudizi dell’epoca nei confronti delle donne che non erano viste di buon occhio quando volevano lavorare, figuriamoci mettersi a capo di un’azienda.

Luisa Spagnoli infatti nei primi del ‘900 ha creato la Perugina insieme alla famiglia Buitoni. Per non sprecare i resti della lavorazione della granella di nocciole inventò il famoso Bacio, impastandola con il cioccolato e creando quello che, a causa della forma, si chiamò “Cazzotto”. Fu poi Giovanni Buitoni, suo socio e compagno, a dargli invece il nome romantico che porta ancora oggi. Suoi sono anche l’uovo con la sorpresa dentro e la caramella Rossana.

Negli anni ’20 poi si dedicò al settore tessile. Nel 1928 avviò un allevamento di conigli d’angora e capì che pettinandoli invece che tosandoli si otteneva un pelo più integro e un filato sottile e omogeneo che andava bene per i macchinari da maglieria. Nacque così il famoso giacchino d’angora della casa di moda.

“La Spagnoli realizzò anche il primo asilo nido in azienda e lo spaccio dove le operaie potevano fare la spesa prima di tornare a casa. Una donna di una modernità impressionante”, ha detto Luisa Ranieri in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni parlando di quanto la figura di questa donna l’abbia colpita.

La mini-serie metterà in scena le lotte contro le convenzioni dell’epoca, portate avanti da una grande figura dell’imprenditoria italiana. A fare da sfondo al racconto saranno proprio le vie del centro della città di Perugia, che hanno ospitato le riprese.

La storia, ambientata in Italia tra il 1890 e il 1935, racconterà la vita della donna: dalla vita privata (il matrimonio con Annibale, l’amore con l’imprenditore Buitoni e la malattia), a quella professionale (l’idea del Bacio Perugina, la casa di moda che porta il suo nome e i primi asili nido nelle fabbriche). La regia è stata affidata a Lodovico Gasparini.