È ancora provvisorio il bilancio delle vittime provocate dalla tempesta di neve Jonas che ha colpito l’America e i numeri potrebbero crescere. Al momento sono 26 le persone morte. Gli ultimi, in ordine di tempo, madre e suo figlio di un anno che sono morti nello stato del New Jersey all’interno della propria auto, avvelenati dai gas di scarico. L’altro figlio è in condizioni critiche.
Sono state almeno sei, secondo i media, le persone uccise dall’inalazione di monossido di carbonio degli scarichi di automobili che sono stati coperti dal neve. Undici persone sono invece morte in incidenti stradali a causa delle cattive condizioni delle strade, cinque per attacchi di cuore durante i tentativi di rimuovere la neve, tre per motivi sconosciuti e un caso di ipotermia. Le vittime sono state segnalate negli Stati di New York, New Jersey, Virginia, Delaware, Tennessee, Kentucky, Maryland, North Carolina, Pennsylvania e Ohio.
Centinaia le famiglie evacuate e 9 mila i voli cancellati sono più di 9.000. Anche l’aereo del capo de Pentagono Carter, di ritorno dall’Europa, è stato costretto ad atterrare in Florida, invece che a Washington. Una nave da crociera che tornava dalle Bahamas ha ricevuto l’ordine di restare al largo un giorno più, per evitare di attraccare a Baltimora durante la bufera.