Nessun rischio di stress di bilancio nel breve periodo per l’Italia. Questo è quanto emerge dal rapporto della Commissione Ue sulla sostenibilità delle finanze pubbliche che, tuttavia, evidenzia come i ‘non performing loans’ nel settore bancario potrebbero rappresentare una fonte di rischi di passività.
“I rischi sembrano essere alti nel medio termine a causa dell’alta sensibilità a possibili shock alla crescita nominale e ai tassi d’interesse”, si legge nel rapporto. Oltre ai ‘non performing loans’, a indicare “possibili sfide a breve termine” sono anche altre variabili, tra cui debito lordo e netto e necessità di rifinanziamento lorde.
La Commissione dà anche la sua ricetta per abbattere questi “rischi”: “L’Italia necessita della piena attuazione delle riforme pensionistiche adottate in passato e del mantenimento della bilancia strutturale primaria al livello previsto dalla Commissione per il 2017 (2,5% del Pil) ben oltre quell’anno”.