Non c’è “nessuna sospensione di Schengen sul tavolo” della Commissione europea ma la questione sul futuro dell’accordo sarà discussa lunedì ad Amsterdam alla riunione dei ministri dell’Interno Ue così come rivelano fonti europee.
La portavoce della Commissione europea Natasha Bertaud, in merito alle indiscrezioni della stampa italiana su una possibile modifica del codice sullo spazio europeo di libera circolazione delle persone che consentirebbe una durata massima di due anni dei controlli alle frontiere interne, ha voluto chiarire che ‘Schengen non si tocca’.
La portavoce ha precisato che si sta lavorando alla utilizzare le regole del codice Schengen, in particolare l’articolo 23, l’articolo 25 e l’articolo 26, per prolungare al di là dei 6 mesi massimi previsti la durata del ripristino del controllo alle frontiere. Ed è quello che viene chiesto dalla Germania, che ha introdotto i controlli per frenare il flusso senza precedenti di profughi in arrivo e che ne avrà diritto fino al prossimo mese di maggio.
Per decidere se potrà prolungare il periodo anche oltre, ci sarà bisogno dell’accordo del Consiglio, su parere della Commissione, ha spiegato Bertaud.