Situazione surreale al Toyota Center di Houston. Nei primi secondi di terzo quarto fra Houston Rockets e Detroit Pistons, la guardia dei Rockets K.J. McDaniels si rende autore di ben 5 falli plateali consecutivi sul centro di Detroit, Andre Drummond.
Il suo allenatore, infatti, Bickerstaff, gli ha ordinato di farlo per esaurire volontariamente il bonus di falli da spendere e mandare fin da subito ai tiri liberi Drummond, tra i peggiori della lega in questo fondamentale.
La pratica nello slang americano viene chiamata “Hack-a-player”, nello specifico “Hack-a-Drummond”, ma mai era stata applicata in maniera così plateale e sistematica in una partita di Nba.
Il risultato? Drummond ha subito 21 falli e tirato in tutta la partita 36 tiri liberi, sbagliandone 23 (record storico dell’Nba in una singola partita; il precedente era di Wilt Chamberlain con 22 errori).
La “furbata” (ammessa dal regolamento, ma da tempo oggetto di discussioni e ipotesi di modifica) non è servita: i Pistons hanno comunque vinto la partita 123-114.