Il presidente della Bce Mario Draghi fa sapere che i tassi sono rimasti fermi e resteranno così per un lungo periodo di tempo. Con l’inizio dell’anno i rischi al ribasso sono aumentati di nuovo, “c’è volatilità ed in questo ambiente l’inflazione resta debole”, ha detto ancora Draghi citando i paesi emergenti e i rischi geopolitici.
La Banca Centrale Europea ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. Il tasso sui depositi bancari resta fermo a -0,30% e quello sui prestiti marginali allo 0,30%.
Tutte in territorio positivo le Borse europee, che guadagnano terreno dopo la decisione della Bce di lasciare invariati i tassi e le parole di Draghi: ”Pronti a fare tutto il possibile per l’inflazione”.
La Bce rivedrà la propria politica monetaria a marzo. Le aspettative per l’inflazione nel corso dell’anno si sono indebolite rispetto a dicembre, ha detto poi Draghi, spiegando che i tassi possono scivolare in territorio negativo nei prossimi mesi e risalire nella seconda parte dell’anno.
La ripresa nell’eurozona deve essere sostenuta da riforme strutturali, che devono accompagnare la politica accomodante della Bce, ha ribadito il presidente Draghi, aggiungendo che tutti i paesi devono adottare una politica fiscale più pro-business.
La Bce “è pronta ad agire” e a “mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione entro il suo mandato” per raggiungere l’obiettivo di un tasso d’inflazione vicino ma sotto al 2%: ha ribadito il Draghi.
“Stiamo adattando i nostri strumenti a condizioni che cambiano e stiamo facendo tutto ciò che è necessario per portare a termine il nostro mandato e non ci arrendiamo davanti a questi nuovi fattori”, ha detto ancora Draghi.
Al momento “non vediamo nessun segnale circa una potenziale instabilità finanziaria come visto prima della crisi”. Draghi ha sottolineato di essere “consapevoli” e ribadendo che “non ci sono limiti” all’azione della Bce entro il suo mandato.
“In Italia le banche hanno un livello di patrimonializzazione nella media dell’eurozona ed un alto livello di garanzie e collaterale”, ha detto il presidente della Bce. “Nessun nuovo e inatteso accantonamento o nuove richieste di maggior capitale per le banche” europee sarà avanzato dalla vigilanza.