“L’Italia non va bene, ma meglio, perché in due anni la politica ha dimostrato che, credendoci, le cose si possono fare”. Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo oggi in Senato e rivendicando che l’esecutivo è riuscito a fare tanti passi in avanti.
“Dopo anni di ubriacatura di tecnici – ha continuato -, subalternità rispetto a economia e finanza, la politica ha finalmente ripreso il suo posto”.
“Prendo un impegno esplicito: in caso di sconfitta trarremo le conseguenze” ribadendo che se perderà il referendum confermativo sulla riforma costituzionale lascerà la politica.
“Sarà affascinante vedere le stesse facce gaudenti quando i cittadini avranno dimostrato da che parte sta l’Italia, sta dalla parte di chi ci crede” dichiara “andiamo a vedere da che parte sta il popolo se stanno con chi scommette sul fallimento o con chi crede nel futuro dell’Italia”.
“Sono gli italiani il nostro punto di riferimento – ha poi aggiunto -, quelli che assistono a queste scene e pensano che educazione civica sia innanzitutto ascoltare e poi replicare, sono gli italiani che noi chiameremo ai seggi, andremo casa per casa”.
Alla fine arriva una stoccata: “In due anni non riesco a contare il numero delle volte in cui vi abbiamo chiesto la fiducia, in questo forse abbiamo esercitato un record non positivissimo. La cosa bella è che non ce l’avete mai negata”.