Inferno di terrore al campus della Bacha Khan University nel distretto di Charsadda, a circa 50 km dalla città di Peshawar in Pakistan. Alcuni uomini armati hanno fatto irruzione aprendo il fuoco.
Il bilancio parziale diffuso dai media locali parla di almeno 60 morti (20 il bilancio ufficioso) , mentre le persone ferite sarebbero una cinquantina. Diversi testimoni affermano di aver sentito anche alcune esplosioni. L’operazione delle forze dell’ordine si è conclusa.
Poliziotti, soldati e forze speciali hanno fatto irruzione nell’università via terra. Adesso, conclusa l’operazione, il capo della polizia ha dato avvio alle perlustrazioni per bonificare. La maggior parte delle vittime sono studenti uccisi a colpi di arma da fuoco in un ostello maschile.
“Più di altre trenta persone, compresi studenti, personale e guardie di sicurezza, sono rimaste ferite”, ha aggiunto. Il generale Asim Bajwa ha reso noto su Twitter che quattro terroristi sono stati uccisi con l’ausilio dei tiratori scelti.
I talebani del Pakistan hanno rivendicato: “Nostri quattro kamikaze hanno compiuto un attacco contro l’università di Bacha Khan“, ha detto in una telefonata all’Afp un comandante del gruppo, Umar Mansoor.
“Questo attacco è stato lanciato in rappresaglia all’operazione Zarb-e-Azb“, ha detto il portavoce dei talebani in riferimento a una vasta offensiva antiterrorismo nelle zone tribali del Nord-Ovest, alla frontiera con l’Afghanistan.
Il primo ministro pachistano ha condannato l’attacco sostenendo che “chi uccide studenti innocenti non ha fede né religione”. “Siamo determinati – ha concluso – a spazzare via la minaccia del terrorismo dal nostro Paese”.