Ecco cosa prevede la sentenza della Corte Costituzionale 138.
Nel 2010, aveva rigettato i ricorsi sui matrimoni gay presentati al Tribunale di Venezia e alla Corte di Appello di Trento per chiedere l’illegittimità di una serie di articoli del codice civile che impediscono le nozze tra persone dello stesso sesso.
Nelle motivazioni i giudici avevano precisato che spettava al legislatore regolamentare i matrimoni gay. La nostra Costituzione, al contempo, non ammette matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Quale la soluzione? O si cambia la costituzione oppure anche il testo Cirinnà rischia di essere bloccato dai costituzionalisti.
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Forse è il caso che rileggiate la sentenza.
La sentenza dice che come stanno le cose i matrimoni gay non sono possibili in Italia.
Dice anche che la costituzione effettivamente non li prevede. Ma sottolinea che non li vieta.
La sentenza infine conclude: se si vogliono i matrimoni gay la costituzione lo consente, e consentirebbe pure di equipararli al matrimonio, basta che si faccia una legge che lo preveda.