Per il premier Matteo Renzi, agire contro la piaga dei fannulloni della P.A. è ormai divenuto un compito indifferibile: “Mercoledì in Consiglio dei ministri ci sarà la nostra proposta di norma per il licenziamento perché sono atti insopportabili”, ha dichiarato in un’intervista al Tg5.
“Chi va, finge, timbra e scappa deve essere sanzionato. Perché i dipendenti pubblici che fanno così distruggono la credibilità della Pubblica amministrazione. Non li chiamerei fannulloni ma truffatori – ha aggiunto – quelli che vanno timbrano e poi scappano. Abbiamo visto cose pazzesche, come a Sanremo dove c’era chi timbrava in mutande”.
Per Renzi sono immagini, fotografie che “stanno distruggendo la credibilità della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici che lavorano bene”. Per questo è necessario il “pugno di ferro e mercoledì in Cdm porteremo la nostra proposta. Chi si comporta così deve essere licenziato entro 48 e se il dirigente non procede al licenziamento rischia lui stesso”.
“Buoni sì, ma basta con questo atteggiamento che è insopportabile per i cittadini per bene”. L’obiettivo del governo è quello di passare da una media di 102 giorni per il licenziamento a soli due giorni. E non solo, allo studio c’è anche un nuovo elenco di comportamenti punibili.
Intanto sindacati, come ampiamente prevedibile, cominciano ad alzare la voce. Il segretario della Confsal Unsa, Massimo Battaglia, ha detto: “Vogliamo ricordare al Governo che le norme già esistono e che sono già concrete e certe”.