“Sono tranquillo, non c’entro nulla, aspetto che tutto si chiarisca”. Queste le parole dette al suo legale, da Stefano Binda, l’ex compagno di liceo di Lidia Macchi, arrestato per l’omicidio della giovane, trovata morta, il 7 gennaio 1987. L’avvocato, Sergio Martelli, ha incontrato Binda in carcere a Varese.
“Certo trovarsi in cella non è una esperienza che faccia piacere a nessuno – ha aggiunto il legale – Ma mi sembra che stia reagendo con tranquillità e ovviamente continua a negare”. Il 19 gennaio l’interrogatorio