Sono state riscontrate alcune criticità in tre ospedali su quattro tra quelli dove morirono lo scorso dicembre quattro donne incinte. Problemi ed errori sono emersi negli Spedali Civili di Brescia, l’Ospedale G. Fracastoro di San Bonifacio (Verona) e l’Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa. Assolto invece il centro ospedaliero Sant’Anna di Torino.
È questo quello che emerge dalle relazioni preliminari dell’equipe di ispettori, istituita dal Ministero della Salute in seguito alla morte di alcune donne in gravidanza. Tutte le osservazioni finali e le valutazioni si basano sull’analisi della documentazione, delle testimonianze raccolte dai medici e dai racconti dei familiari delle persone decedute.
“Al S.Anna di Torino – si legge nella relazione – la gestione del caso della signora Angela Nesta e della piccola Elisa non sembra presentare, allo stato attuale delle conoscenze, elementi di inappropriatezza, relativamente alla gestione della complicanza, repentinamente occorsa, e che ha portato al decesso della signora e della neonata: pare infatti siano stati attuati tutti gli accertamenti necessari e tutte le manovre di emergenza sia per la rianimazione materna, sia neonatale”.