Un’esplosione avvenuta nel centro di Istanbul, in piazza Sultanahmet, ha causato almeno 10 morti e 15 feriti. Le vittime sono straniere. Sono otto (e non nove) i cittadini tedeschi uccisi, ha affermato il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier a Berlino.
E il cancelliere Angela Merkel ha affermato che ad essere colpito è stato “un gruppo di turisti tedeschi”. Lo ha detto a Berlino, in una conferenza stampa con il premier algerino.
Due le versioni circa la matrice dell’esplosione fornite inizialmente. Alcune fonti parlavano di un kamikaze che si sarebbe fatto esplodere, mentre secondo altre un ordigno sarebbe stato nascosto sotto una panchina ad una fermata del tram.
Poi la conferma ufficiale delle autorità turche: l’esplosione è stata provocata da un attentatore suicida, un siriano legato all’Isis: “Il kamikaze dell’attentato era un siriano di 28 anni”, ha detto il vicepremier turco Numan Kurtulmus. Il fatto che il kamikaze fosse membro dello Stato Islamico è stato confermato dal premier turco, Ahmet Davutoglu.
Ha confermato anche che gran parte delle vittime dell’attentato che ha colpito la zona di Sultanahmet a Istanbul sono stranieri. Kurtulmus ha aggiunto che due dei 15 feriti sono in condizioni critiche.
L’accesso alla piazza è stato chiuso. Il panico si è subito scatenato in quella che è una delle area a maggiore concentrazione turistica. Nei pressi dell’esplosione, infatti, si trova l’obelisco di Teodosio e la Moschea Blu.
Intanto, quasi in contemporanea, è scoppiato un incendio in un hotel in un’altra zona. L’edificio era in costruzione nel quartiere di Gülsuyu, l’origine del rogo non è stata ancora stabilita.
I testimoni hanno parlato di una forte esplosione, scrive Zaman Online. Secondo l’agenzia Cihan alcuni lavoratori sono stati soccorsi e tratti in salvo dai pompieri.
“Prima di giudicare cerchiamo di capirne di più, certo c’è da combattere una battaglia durissima contro il terrorismo e poi bisogna affrontare nelle nostre terre una questione di valori e identità”, ha commentato il premier Matteo Renzi.
“In Turchia l’attentato è una ferita fortissima a Istanbul – ha aggiunto Renzi – ma molti degli attentati nascono e crescono nel cuore dell’Europa“.