Il premier designato del nascente “governo di accordo nazionale” libico, Fayez Sarraj, è “sfuggito a un tentativo di assassinio ieri quando il convoglio di auto su cui viaggiava è finito sotto il tiro di armi da fuoco sulla via verso Misurata”: lo sostiene l’agenzia egiziana Mena citando una “fonte ben informata”.
Nel testo diffuso la notte scorsa, la Mena precisa che Sarraj proveniva da Zliten dove aveva presentato le condoglianze del proprio esecutivo per le decine di vittime dell’attentato con camion-bomba rivendicato dall’Isis contro un centro di addestramento della polizia. La fonte ha precisato che Sarraj ha interrotto lo spostamento a Misurata con l’intenzione di compierlo in elicottero.
Intanto, questa mattina, “Daesh ha bombardato la principale centrale elettrica di Bengasi”: lo riferisce un tweet dell’agenzia libica Dinar Valley.
Dal maggio 2014 l’esercito libico sta cercando di riconquistare il totale controllo sulla città libica in cui operano jihadisti di vario orientamento tra cui affiliati all’Isis. L’Isis in Libia, come noto, controlla centinaia di chilometri costa della Libia centrale ha compiuto attentati in diversi punti del paese.
Un episodio che conferma la assoluta fragilità del quadro di sicurezza in Libia ma non un attentato o un attacco terroristico al Premier designato. È quanto è emerso da un colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, e il premier designato al-Sarraj, il cui convoglio ieri sera è stato costretto a fermarsi e modificare il tragitto per ragioni di sicurezza.