Lecce, catturato ergastolano in fuga| Era nascosto dai parenti con un kalashnikov

di Redazione

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Lecce, catturato ergastolano in fuga| Era nascosto dai parenti con un kalashnikov

| sabato 09 Gennaio 2016 - 08:15

È stato catturato Fabio Perrone, il 42enne ergastolano in fuga dal 6 novembre 2015 quando evase dall’ospedale Vito Fazzi di Lecce dove era stato accompagnato per un accertamento clinico, sparando colpi di pistola, ferendo tre persone e impossessandosi dell’auto di una donna che si trovava nel parcheggio.

Perrone è stato arrestato dagli uomini della polizia di Stato mentre si trovava nascosto in casa di alcuni parenti a Trepuzzi (Lecce), suo paese di origine. L’uomo al momento della cattura, all’alba, è stato trovato vestito, con accanto le armi, pronte a sparare. Tra queste, anche un kalashnikov carico. Al momento della cattura ha tentato di fuggire ma è stato bloccato sul terrazzo dell’abitazione, in via 2 giugno.

È stato arrestato anche l’uomo nella cui abitazione è stato catturato Perrone: si tratta di Stefano Renna, di 32 anni, incensurato.

Antonio Fabio Perrone era detenuto con una condanna all’ergastolo comminata a giugno dello scorso anno per l’omicidio di un cittadino montenegrino avvenuto in un bar di Squinzano a marzo del 2014 e il tentato omicidio del figlio della vittima.

Il 6 novembre scorso l’ergastolano di Trepuzzi era fuggito dall’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, dopo una sparatoria in cui aveva ferito tre persone, tra cui un agente della polizia penitenziaria, un vigilante e un visitatore. Per sparare si era impadronito della pistola di ordinanza di uno degli agenti della polizia penitenziaria, non appena gli erano state tolte le manette. Subito erano scattate le ricerche delle forze dell’ordine, con numerosi posti di controllo concentrati soprattutto nel Salento. Oggi l’epilogo della vicenda, con la cattura dell’evaso in un’abitazione di Trepuzzi.

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