Sono stati uccisi dalle forze di sicurezza egiziana entrambi gli assalitori, non ancora identificati, che ieri hanno attaccato un hotel di Hurghada, città turistica del Mar Rosso, ferendo due turisti stranieri. Lo ha riferito la televisione di Stato egiziana spiegando che un uomo tedesco e una donna danese sono stati accoltellati, ma non è ancora chiara la gravità delle loro ferite. Secondo, altri media i feriti sarebbero addirittura tre.
Gli assalitori sono arrivati via mare e hanno fatto irruzione nel ristorante all’aperto sulla spiaggia del resort Bella Vista Hotel, ma le forze di sicurezza hanno respinto l’assalto, uccidendo gli aggressori, che secondo alcune fonti indossavano una cintura esplosiva.
Secondo il Ministero dell’Interno, invece, i due uomini erano armati con coltelli e nell’attacco sono rimasti feriti due austriaci e uno svedese. Uno degli aggressori sarebbe uno studente di Giza, a sudovest del Cairo.
Il ministro del Turismo egiziano Hisham Zaazou, secondo l’agenzia di stampa Mena, si recherà oggi a Hurghada per visitare i turisti rimasti feriti nell’attacco. Secondo Zaazou, l’aggressione è stato un tentativo di rapina a mano armata e non un attacco terroristico. “In ogni caso – ha affermato il ministro – tali incidenti possono avere conseguenze estremamente negative per il turismo egiziano e vanificare tutti gli sforzi delle autorità per attirare i turisti stranieri nel paese”.
Tramite il network di propaganda Amaq, lo Stato islamico ha però rivendicato l’attacco affermando che si è trattato di una risposta all’appello dell’autoproclamato califfo Abu Bakr al-Baghdadi a colpire gli ebrei “ovunque” si trovino.