Giallo sull’identità dell’uomo ucciso ieri, a Parigi, mentre si dirigeva, con un coltello in mano, verso il commissariato del 18/o arrondissement.
Il nome di Sallah Alì, 20 anni, marocchino, diffuso ieri dopo la sua morte, è quello che l’uomo fermato per furto nel 2013, comunicò alla polizia. Fin qui niente di strano ma il testo di rivendicazione a nome di Daesh, che gli agenti hanno trovato all’interno della sua tasca, comincia con la frase “Je suis Abou”, il nome è Tarek B. e alla terza riga si parla della città di “Tunisi”.
Dunque chi è quest’uomo? È sicuramente l’uomo fermato nel 2013 e questo grazie alla corrispondenza con le impronte digitali. Ma come si chiamava veramente e da dove veniva?
Era Sallah Alì, del Marocco, così come denunciato nel 2013 oppure Abou tunisino? Proseguono le indagini