Angelino Alfano interviene in merito alla possibile abrogazione del reato di immigrazione clandestina che, secondo il ministro dell’Interno, trasmetterebbe all’opinione pubblica un “messaggio negativo” per “la percezione di sicurezza in un momento particolarissimo per l’Italia e l’Europa”. Così il titolare del Viminale esprime la sua valutazione sul decreto che starebbe mettendo a punto il governo.
“La vicenda del reato di immigrazione clandestina – premette Alfano – non è materia di un singolo partito. Sono consapevole che si sono levate voci molto autorevoli e rispettabili che affermano ragioni tecnicamente valide a sostegno di una abrogazione, ma motivi di opportunità fin troppo evidenti – aggiunge – mi inducono a ribadire che è meglio non attuare la delega ed evitare di trasmettere all’opinione pubblica dei messaggi che sarebbero negativi per la percezione di sicurezza in un momento particolarissimo per l’Italia e l’Europa”.
“Già – ricorda il titolare del Viminale – lo chiesi, e l’ottenni, nella seduta del Consiglio dei Ministri del 13 novembre, che affrontò la depenalizzazione di alcuni reati e che, infatti, si oriento’ nel non inserire la depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina. Niente di ideologico, dunque – conclude – ma una semplice valutazione di opportunità politica“.
Anche alla Lega va all’attacco contro il decreto: “Renzi cancella per decreto il reato di immigrazione clandestina: prepariamoci all’invasione, cose da matti”, scrive sul suo profilo twitter il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a proposito del decreto che il Governo starebbe mettendo a punto sull’argomento.
Interviene anche il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, su Fb: “Il governo Renzalfano si prepara a cancellare definitivamente, per decreto, il reato di immigrazione clandestina, come votato in Parlamento con la complicità di PD e 5stelle. Ma si accorgono di cosa sta succedendo nel mondo? Questi sono matti! La Lega farà le barricate, in Parlamento e poi nelle piazze con un referendum, contro questa vergogna”.