Spari davanti ad un commissariato del diciottesimo arrondissement di Parigi, in rue de la Goutte d’Or. Un marocchino di 20 anni è stato “abbattuto”, nel giorno delle commemorazioni per le stragi di ‘Charlie Hebdo’. Addosso al presunto attentatore è stato ritrovato un pezzo di carta con disegnata la bandiera dell’Isis e una rivendicazione manoscritta in arabo “atto per vendicare i morti in Siria”.
La polizia lo ha ucciso nel momento in cui si stava introducendo dentro il commissariato, dopo aver gridato “Allah Akbar”, “Allah è grande”: è quanto riferisce il ministero francese dell’Interno. A quanto si apprende il soggetto non aveva “una falsa cintura esplosiva”, ma una pochette dalla quale spuntavano dei fili elettrici.
Secondo I-Tèlè, un individuo era “entrato con un coltello da macellaio nel commissariato del quartiere della Goutte d’Or”. Il posto è non lontano da Montmartre e dalla basilica del Sacro Cuore, nel nord di Parigi.
Gli inquirenti francesi hanno aperto un’inchiesta per terrorismo e hanno analizzato il cellulare dell’uomo alla ricerca di indizi sulla sua identità. Lo ha precisato un ufficiale di polizia.