Gaffe “diplomatica” per il colosso delle bibite Coca-Cola. L’Ucraina ha infatti ottenuto le scuse ufficiali dopo che la multinazionale aveva pubblicato sui social network una mappa della Russia che includeva la Crimea.
“I cittadini riporteranno Coca-Cola sulla terra boicottando i suoi prodotti”, aveva tuonato il parlamentare Mustafa Nayyem. In realtà, si apprende da una ricostruzione, l’aggiunta della Crimea era stata successiva alla pubblicazione di una mappa della Russia dove non figurava la regione di Kaliningrad e le isole Curili.
E anche lì, commenti infuocati. Quindi nuova mappa. “Ci scusiamo sinceramente per questo episodio“, scrisse allora Coca-Cola in un commento. “La cartina è stata aggiustata! Speriamo nella vostra comprensione”. Quella dei russi sì, ma non quella degli ucraini.
“Il nostro compito è quello di produrre bevande di qualità: lavoriamo per la pace e rispettiamo il diritto internazionale”, si era scusata la Coca-Cola. L’alto dirigente Clyde Tuggle ha addirittura scritto una lettera di scuse all’ambasciatore ucraino negli USA.