Lutto nel mondo della musica. È scomparso all’età di 90 anni il compositore e direttore d’orchestra francese Pierre Boulez. L’uomo, malato da tempo e trasferitosi a Baden Baden, in Germania, è uno dei protagonisti del secondo Novecento musicale. Nato a Montbrison nel 25, Boulez fu animatore della Nuova Avanguardia e ha fatto parte della generazione di compositori che avevano dichiarato a gran voce “Schönberg è morto!”.
Boulez amava ritenere che “lo scopo della musica non è di esprimere sentimenti ma di esprimere se stessa” e decise di dare importanza non solo a compositori “vecchi”, ovvero i grandi maestri, ma anche alle melodie moderne, sviluppandole e interpretandole. Nel suo primo periodo di attività, si dedicò alla composizione di opere musicali come Le visage nuptial (1946-1950), Le marteau sans maître (1954), Improvisation sur Mallarmé (1958) e il Livre pour quatuor à cordes (1949).
Boulez, oltre a essere compositore e noto direttore, insegnò all’Accademia di Musica di Basilea e all’istituto di Darmstadt. Tra i suoi compositori preferiti, Mahler, Stravinsky, Schönberg, Berg, Webern. Fu vincitore, grazie alle sue opere, di 26 Grammy Award.