A Roma lo stato di emergenza sembra non finire mai. Se prima era lo smog ad allarmare autorità e cittadini, adesso è una biblica invasione di storni che ha ricoperto la Capitale di una sottile patina di guano a far alzare nuovamente il livello di allerta sui rischi sanitari.
Questo perché secondo le associazioni per i diritti degli utenti e consumatori, l’Aduc: “Nelle feci degli storni, che ricoprono il manto stradale, può annidarsi il germe della tubercolosi”. Si tratta comunque di un’invasione anomala causata dalle alte temperature di questi giorni che hanno di fatto attirato gli uccelli.
I medici dell’Aduc hanno sottolineato il pericolo: “Nel guano può annidarsi il mycobacterium tubercolosis avio. Essendo ricoperto da uno strato ceroso, può rimanere mesi nelle feci che gli storni lasciano sulle strade e che una volta seccati, vengono polverizzati, trasportati dal vento e respirati dall’uomo insieme al batterio”.
“Il mycobacterium avio può provocare la tubercolosi nell’uomo, specie in soggetti debilitati e nei bambini che sono a minor distanza dal suolo”, hanno aggiunto i medici dell’Aduc. Il comune di Roma è a lavoro per trovare un rimedio all’emergenza, intensificata la pulizia delle strade.
Foto da Twitter.