C’è una pista caldissima tra Palermo, Watford e Canton. Percorrerla tutta, per i dirigenti rosanero, significherebbe arrivare ad Alino Diamanti, “toscanaccio” tutto genio e piedi fatati di proprietà del Guangzhou Evergrande e in prestito al Watford.
Il Palermo sa di poter sedurre Alino. Ci sono infatti almeno tre buone ragioni che lo spingono alla corte di Ballardini. La prima è legata alla sua mai celata “saudade” tricolore, la voglia di Serie A è forte. La seconda guarda ad Euro 2016, oggi un miraggio per il fantasista di Prato. Infine la terza, che poi è un tris : la stima di “Balla”, l’ambizione di “Zampa” e il fascino del “Mudo”.
Sì il fascino del “Mudo” Vazquez. Oggi Diamanti cerca interlocutori calcistici alla sua altezza dopo la desolante parentesi cinese. E poi, ripetiamo, c’è Ballardini. Il tecnico rosanero lo avrebbe voluto allenare a Bologna, lo ha desiderato, lo ha rimpianto. E adesso lo ha anche chiamato. Perché uno come lui, a questo Palermo, farebbe comodissimo.
Zamparini sa che con un colpo ad effetto potrebbe dare una forte scossa all’ambiente. Potrebbe riportare entusiasmo e, possibilmente, anche qualità ad una rosa oggi povera e in cerca di trascinatori. L’ingaggio potrebbe forse rappresentare un piccolo ostacolo, ma certamente non insormontabile. Alino a Palermo dalla Cina come Gilardino, andrà meglio?