Presunta malasanità a Napoli e scatta la denuncia da parte dei familiari di Gianluca Forestiere, 41 anni, morto dopo essere finito 2 volte in ospedale in 3 giorni, e raccontato da ‘Il Mattino’.
L’uomo, secondo il racconto, si reca al pronto soccorso di Pozzuoli il 31 dicembre con una emorragia, viene visitato e sottoposto alla somministrazione di una flebo con antipiretico che gli fa abbassare la temperatura e lo reidrata. I suoi sembrano i sintomi di una banale influenza, resta in osservazione poco più di un’ora e poi firma le dimissioni volontarie. Una volta a casa, l’uomo avverte di nuovo fastidi allo stomaco e una forte emicrania. Intorno alle 17.50 del 2 gennaio, la moglie chiama l’ambulanza. Intorno alle 18 è al pronto soccorso di Pozzuoli: i medici decidono di sottoporlo a una tac allo stomaco ma il macchinario della Radiologia è rotto e viene trasferito in ambulanza con medico a bordo al San Giuliano di Giugliano per la tac e dall’esame strumentale emerge un quadro che avrebbe convinto i medici a riportarlo a Pozzuoli: a differenza di Giugliano lì c’è il reparto di neurochirurgia. Una corsa contro il tempo in ambulanza tra i due nosocomi che distano 27 chilometri l’uno dall’altro. A Pozzuoli Gianluca Forestiere arriva in fin di vita intorno alle 21.30, quando sopraggiunge l’arresto cardiaco.
Sempre come riferisce ‘Il Mattino’, la procura ha disposto il sequestro della salma di Forestiere e della cartella clinica, dopo la denuncia fatta dalla moglie attraverso il suo avvocato. Tra oggi e giovedì mattina si procederà all’autopsia e, contemporaneamente, partiranno gli avvisi di garanzia ai medici in servizio negli ospedali di Pozzuoli e Giugliano. Indagini in corso.