Momento storico per la casa automobilistica della Ferrari. A Palazzo Mezzanotte, alle 9 del mattina del 4 gennaio, John Elkann, presidente di Fca ha suonato la campanella. Presenti, Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, Piero Ferrari, figlio del fondatore Enzo, l’amministratore delegato della casa di Maranello Amedeo Felisa e il direttore del reparto corse Maurizio Arrivabene.
Dopo lo sbarco a Wall Street del 21 ottobre, la Ferrari dunque ha debuttato a Piazza Affari a 43 euro per azione. Sergio Marchionne, commentando l’esordio, ha detto: “Con la quotazione si è aperto un nuovo capitolo. E’ un nuovo traguardo, una nuova partenza”.
“Competere sul listino di Milano per la Ferrari – ha aggiunto – è come tornare alle origini”.
Presente anche Lapo Elkann.
Presente anche il premier Matteo Renzi “Che qualcuno amerebbe veder chiudere Taranto, è cosa nota: ma non lo accetteremo”, aggiunge parlando della procedura d’infrazione Ue per l’intervento del governo sull’Ilva. “Per l’ Italia è finito il tempo della paura: rispetto per tutti ma paura di nessuno”.
Ferrari debutta a Piazza Affari a 43 euro per azione. A New York, nell’ultima seduta dello scorso anno, il titolo della Rossa di Maranello aveva chiuso a 48 dollari (circa 44 euro), con una capitalizzazione di mercato di circa 8,32 miliardi di euro.
Poco dopo l’inizio delle contrattazioni, il titolo è stato sospeso a causa delle pressioni ribassiste, per poi rientrare negli scambi.
A margine della quotazione in borsa, Marchionne ha anche parlato dell’Alfa Romeo, pronta a rilanciarsi sul mercato e coinvolta in un possibile ritorno alle gare di Formula1.