Lentamente si muove, portando con sè centinaia di passeggeri. All’esterno gli automobilisti in coda salutano il nuovo trenino bianco che, adagio, percorre i primi metri dei binari della stazione. Il tram, rinominato “Genio” dai cittadini che hanno partecipato a una votazione online, ha visto finalmente la luce alle 12.33 di questa mattina. Nonostante i tentennamenti, il 24 dicembre 2015 il Consiglio comunale ha approvato il nuovo contratto Amat, dando il via anche ai trenini bianchi. Oggi, all’inaugurazione che si è svolta presso la stazione Notarbartolo, hanno partecipato tante autorità. Tra queste il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio e il presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta, che ha abbandonato la scena in fretta e furia.
Prima dell’accensione dei motori, una gran folla ha voluto ascoltare il discorso del sindaco, seguito da quello di Crocetta e di Delrio, che è volato a Palermo per “benedire” l’evento. “Voglio fare un applauso a questa città che nonostante tutto va avanti – dice Leoluca Orlando, a squarciagola – Oggi ho l’onore di inaugurare questa opera importante e fondamentale. Il 2015 verrà ricordato come l’anno per la mobilità sostenibile e inoltre c’è il riconoscimento da parte dell’Unesco di Palermo arabo-normanna. Siamo orgogliosi di essere una città europea e mediorientale al tempo stesso”. “Voglio ringraziare i consiglieri che hanno votato a favore – continua il sindaco – ma voglio anche ringraziare coloro che pur votando contro si sono affiancati a me per l’applauso dopo l’approvazione della delibera. Se sei d’accordo non fai ostruzionismo, se fai ostruzionismo non applaudi per il risultato ottenuto. Io ho un difetto, dico esattamente ciò che penso e per questo faccio ancora il sindaco di Palermo”.
“È un momento storico – dice Antonio Gristina, presidente dell’Amat -, voglio rivolgere un ringraziamento a tutti coloro che hanno sofferto fino a questo momento e che hanno partecipato al risultato raggiunto in questa giornata”. Alle sue parole seguono quelle di Crocetta, soffocate dalle proteste dei dipendenti del call center Almaviva: “Che ci siano tante cose da fare mi pare ovvio, però oggi è una giornata in cui si vede un grande risultato. C’è sempre qualcuno che deve approfittare di queste occasioni per fare altri discorsi – dice il presidente della Regione, riferendosi alle urla che non smettono di accavallarsi alle sue parole -. Noi ci godiamo il frutto di una collaborazione virtuosa tra Governo e Regione che dà alla Sicilia la possibilità di iniziare un percorso nuovo e che rende la città di Palermo contemporanea ed europea”.
Oggi sono dunque entrate ufficialmente in funzione le quattro linee del tram, che collegano il centro alla periferia con una frequenza di 7 minuti. La linea 1 unisce il quartiere di Roccella/Brancaccio alla Stazione centrale, la linea 2 conduce dal quartiere Borgo Nuovo alla stazione Notarbarolo; la linea 3 e la linea 4, invece, giungono fino alla stazione Notarbartolo: la prima va dalla stessa stazione fino a San Giovanni Apostolo e la seconda arriva fino all’incrocio tra via Pollaci e corso Calatafimi. Contestualmente all’inizio del servizio tranviario, verranno sospese alcune delle linee Amat. Dal primo gennaio le linee bus scenderanno da 88 a 57, con un taglio di 34 percorsi già serviti dal tram.
“È più corretto parlare di sospensione e di razionalizzazione dell’intero sistema di distribuzione e di non soppressione delle linee – dice Antonio Gristina, presidente dell’Amat a SI24 – Le linee potranno essere riattivate solo quando si determineranno le condizioni di agibilità e sicurezza e nel momento in cui si riattiveranno i sistemi e la sostenibilità di natura economica”. “L’aspetto più importante – continua il presidente – riguarda l’eliminazione dei percorsi sovrapposti. Dei 34, 8 sono sovrapposti, le altre sono in parte modificate”.
E nel frattempo scatta il countdown per il debutto della Ztl, che crea scompiglio tra le varie forze politiche. Un rivoluzione gradita sia all’assessore comunale alla mobilità, Giusto Catania, che al sottosegretario Davide Faraone. “Sì alla Ztl come strumento utilizzato affinché si creino le condizioni giuste per lasciare l’autovettura a casa. Bisogna però evitare di trasformarlo in una tassa. Dobbiamo riuscire a far funzionare meglio le aziende pubbliche evitando che gravino sulle tasche dei palermitani”, dice Faraone. “È una misura fondamentale per abbattere l’inquinamento e limitare la pressione veicolare a Palermo – continua l’assessore Catania -. Spero che la Ztl non la prenda nessuno, così che tutti possano utilizzare il mezzo pubblico. In questo modo le casse dell’azienda Amat potranno essere rimpinguate da abbonamenti e biglietti. Meno macchine ci saranno in giro più funzionerà il servizio pubblico”.