Sono state tante le polemiche intorno al Capodanno della città di Palermo. Dopo la cancellazione del concerto di Khaled, il nome sempre più insistente che è circolato sin da subito è stato quello del cantante neomelodico Tony Colombo, fino alla definitiva conferma della sua partecipazione.
I palermitani però non sembrano avere gradito e la bacheca del cantante su Facebook (e non solo la sua) è stata riempita di messaggi pieni di astio e di critiche agguerrite. Tanto che adesso il cantante ha voluto dire la sua con un lunghissimo post pubblicato sulla sua pagina ufficiale.
Ecco cosa ha scritto:
Approfitto della mia pagina facebook ufficiale per esprimere un pensiero che voglio condividere con chiunque avrà tempo e voglia di leggerlo. Ultimamente, mi è capitato di scorrere commenti poco gradevoli sulla mia persona, sul mio operato e sul mio pubblico. Non sto riferendomi alle critiche che, se esposte educatamente, fanno parte del gioco e sono anche costruttive; sto, piuttosto, facendo riferimento a commenti irrispettosi e – nella maggior parte dei casi – a firma di persone che nulla sanno sul sottoscritto e sul mio lavoro ma, si esprimono in ragione di “luoghi comuni”. Punto primo: IL CAPODANNO. Da artista palermitano quale sono, senza cadere nella solita diceria in merito al fatto che io avrei rinnegato Palermo per Napoli (io nasco palermitano e morirò palermitano ma, riconoscendo – in primis – a Napoli ed al calore dei napoletani il mio successo artistico), sono orgoglioso di calcare un palco prestigioso come quello del Capodanno in Piazza Politeama (e scusatemi se ho preferito non attribuire alla piazza l’effettivo nome “Castelnuovo” essendo meno conosciuto). Mi spiace che alcuni concittadini non siano altrettanto orgogliosi. Non dico che ci si debba, per forza, riconoscere nella mia musica ma, da palermitani quali siete (o professate di essere) mi sarei aspettato – quanto meno – messaggi di incoraggiamento in luogo di quelli offensivi sul sottoscritto e su chi mi segue, comunemente definito “popolino”, magari dal basso profilo culturale ma, dal cuore grande (sicuramente più grande di chi, invece, non ha perso tempo a “sputare sentenze”). La vostra (mi riferisco ai denigratori), a parere mio, è forma di ignoranza; non la loro. Punto secondo: L’ARTISTA. Io vivo di musica da oltre 20 anni: scrivo, arrangio, compongo, sono poli strumentista. Conosco, insomma, la musica senza invidiare nulla a quelli che voi definite “grandi artisti” che, indubbiamente, lo sono. Non è “grande artista” solo colui che vanta il privilegio di cantare dinanzi a centinaia di migliaia di persone. Sì, avete letto bene: privilegio. Non nascondiamoci dietro ad un dito, la meritocrazia non è tutto in questo paese e non basta essere “bravi” per diventare popolari. Altrimenti sarebbero a noi noti tanti artisti di strada e, di contro, altri che oggi riempiono i teatri, i palazzetti e gli stadi non sapremmo neppure come si chiamano. Mi spiace, e credo di interpretare anche il pensiero di altri colleghi, che alla musica neo melodica venga associato il termine palermitano “tascio“. Ahimè, riconosco che tanti pseudo artisti – senza né arte, né parte – abbiano deciso di dedicarsi alla musica neo melodica infangando (per così dire) il genere. Io mi metto in discussione ogni giorno, cerco di sorprendermi e di sorprendere. Non sempre mi riesce ma, non mollo e lo faccio con passione, determinazione e – soprattutto – competenze. E perdonatemi se, ogni tanto, mi concedo una canzone dal testo “facile” (o superficiale) ma, particolarmente orecchiabile (mi riferisco, ad esempio, al brano “Io ti amo” interpretato insieme all’artista Roberta Bella). D’altronde, ci sono tanti precedenti simili a firma di artisti a vostro avviso sicuramente più prestigiosi di me; veri e propri successi (anche planetari) ma, brani dal testo, dalla struttura musicale o dall’arrangiamento easy. Che altro dire, non intendo dilungarmi ulteriormente. Sarà mia premura rimuovere commenti offensivi (non mi riferisco alle critiche ma, alle sole considerazioni irrispettose che non meritano risposta in quanto trattasi di provocazione spicciola). D’altronde, dove l’ignoranza parla, l’intelligenza deve tacere. Ci si vede, giovedì 31 dicembre 2015 alle ore 21.00, in Piazza Castelnuovo a Palermo (comunemente definita “Politeama”) per festeggiare insieme il Capodanno 2016. Per la gioia dei tanti sostenitori e per buona pace di chi, ahimè, preferisce scrivere le peggio cose su facebook presentandosi, magari, ugualmente in piazza. W l’anonimato che permette tutto ciò. Vi voglio bene. Tony Colombo.