Italiani sedentari e obesi fin dall’infanzia, inattività “quarto fattore di rischio di mortalità”

di Redazione

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Italiani sedentari e obesi fin dall’infanzia, inattività “quarto fattore di rischio di mortalità”

| lunedì 28 Dicembre 2015 - 10:22

Gli italiani sono sedentari e obesi. È la fotografia impietosa  che emerge a una risposta della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, a un’interrogazione presentata dal deputato del Movimento 5 stelle Giorgio Sorial, che sottolineava, tra l’altro, come “l’inattività fisica sia ormai il quarto più importante fattore di rischio di mortalità”.

Il 31% degli italiani infatti può essere classificato come sedentario e il 20,9% dei bambini risulta in sovrappeso. Attivi solo il 33,2% degli intervistati.

“I dati del sistema di sorveglianza `Passi´ 2011-2014 – si legge nella risposta al documento di sindacato ispettivo – mostrano che solo il 33,2 per cento degli intervistati di 18-69 anni può essere classificato come attivo (cioè effettua un lavoro pesante, oppure 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana, oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni); il 35,8 per cento come parzialmente attivo (non svolge un lavoro pesante ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati); e ben il 31 per cento può essere classificato come sedentario (non fa un lavoro pesante e non pratica attività fisica nel tempo libero)”.

“La proporzione di adulti sedentari – si legge ancora nel documento – aumenta con l’età, è maggiore fra le donne, fra i più svantaggiati economicamente, fra i meno istruiti e fra i residenti nelle regioni del Sud Italia (ad eccezione di Molise e Sardegna)”.

Inoltre, segnala la titolare del dicastero alla Salute nella sua risposta, “l’attenzione degli operatori sanitari al problema della sedentarietà rimane ancora bassa, in quanto solo il 30,6 per cento degli intervistati riferisce di aver ricevuto il consiglio di effettuare una regolare attività fisica”.

 

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