Il premier Italiano, Matteo Renzi, dopo essere arrivato a Beirut, ha raggiunto in elicottero la base Unifil di Shama ed ha parlato a 1070 militari italiani impegnati tra i caschi blu. “Orgogliosi di voi, così si vince la paura” ha detto Renzi in jeans e giacca mimetica, evidenziando la necessità di dover rispondere agli attacchi terroristici “lavorando costantemente per non farci sconfiggere dalla paura in patria ma venendo anche qui, con la consapevolezza e l’orgoglio di essere italiani”.
Intorno all’ora di pranzo a Beirut Renzi incontro con il primo ministro, il sunnita Tammam Salam e il presidente del Parlamento lo sciita Nabih Berri; poi nel pomeriggio visiterà una scuola Unicef per rifugiati e il Museo nazionale. Ad accompagnarlo il generale Claudio Graziano, Capo di Stato maggiore della Difesa, e l’ambasciatore italiano in Libano, Massimo Marotti.
Dopo gli incontri istituzionali, Renzi in visita ad una scuola dell’Unicef, ristrutturata con fondi italiani, che ospita oltre ai bambini libanesi anche piccoli profughi siriani. “È inutile lavorare sulla pace e sulla stabilità se non costruiamo i ragazzi di domani con un impegno sulla cultura e l’educazione”, osserva il premier.