Dopo trent’anni dalla sua introduzione nella normativa Usa, si indebolisce il divieto per i gay di essere donatori di sangue. La US Food and Drug Administration ha infatti emesso nuove linee guida che “rispecchiano le evidenze scientifiche più aggiornate per garantire la continuità e la sicurezza delle scorte di sangue, riducendo il rischio di infezione da Hiv”.
Gli omosessuali possono essere donatori, a partire da 12 mesi dopo l’ultimo contatto sessuale avuto. Regole simili sulla donazione sono previste anche nel Regno Unito e in Australia.
“La responsabilità della Fda – commenta il commissario ad interim dell’ente regolatorio americano Stephen Ostroff – è quella di mantenere un elevato livello di scorte di sangue in sicurezza. Abbiamo agito con grande cura per assicurare che questa revisione della normativa fosse supportata da solide basi scientifiche”.
“Nel rivedere le nostre politiche per contribuire a ridurre il rischio di trasmissione del virus Hiv attraverso i prodotti derivati dal sangue, abbiamo rigorosamente esaminato diverse opzioni alternative, tra cui la valutazione del rischio individuale”, ha dichiarato Peter Marks, vice direttore del Center for Biologics Evaluation and Research della Fda.
“La ‘finestra di differimento’ di 12 mesi è supportata dalle migliori prove scientifiche attualmente disponibili. Continueremo comunque a svolgere attivamente ricerca in questo settore per rivedere le nostre politiche non appena emergeranno nuovi dati”.