“In Turchia vedo un processo di islamizzazione strisciante, Ataturk si starà rivoltando nella tomba” sono le parole di Vladimir Putin nel corso della conferenza stampa di fine anno. Il leader del Cremlino ha parlato a 360°, dal terrorismo all’economia russa, dai rapporti Russia-Turchia al gas, fino allo sport, con dichiarazioni a supporto di Joseph Blatter.
In merito al jet russo colpito, Putin ha dichiarato che “abbattendo un bombardiere russo nella zona di confine tra Turchia e Siria forse Ankara voleva fare cosa gradita agli Usa”.
La Russia, come detto dal premier, sostiene l’iniziativa degli Stati Uniti per la stesura di una risoluzione Onu sulla Siria, aggiungendo che la Russia è soddisfatta e che dopo aver studiato il progetto forse anche il governo e le autorità siriane saranno d’accordo.
La fase più grave della crisi economica sarebbe passata, ma a causa dei prezzi del petrolio particolarmente bassi, potrebbe essere necessaria una correzione del bilancio per il 2016. Questa la risposta di Vladimir Putin ad una domanda dei giornalisti.
Le previsioni di bilancio al momento, ha ricordato il capo del Cremlino, si basano sul barile a 50 dollari, ma “oggi 50 dollari è un prezzo molto ottimistico, ora siamo a 38 dollari e forse dovremo rivedere ancora le nostre previsioni”. Come sottolineato dallo stesso Putin, l’economia Russia è estremamente dipendente dal settore energetico. Non affrettatevi a fare correzioni, ha detto Putin, ma “il governo si prepara a qualsiasi scenario e sviluppo della situazione.”