La guardia di finanza di Reggio Calabria ha eseguito un procedimento di confisca nei confronti di Domenico Fortugno di 34 anni, un imprenditore del capoluogo calabrese ritenuto contiguo alla cosca di ‘ndrangheta Pesce di Rosarno, egemone nella Piana di Gioia Tauro, con importanti e radicate ramificazioni operative su tutto il territorio nazionale ed estero.
L’imprenditore è già stato condannato in primo grado a 16 anni di reclusione per associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni ed oggi risulta essere sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno per la durata di 3 anni.
Le fiamme gialle, in un’attività investigativa e di analisi economico-finanziarie, hanno accertato una palese sproporzione tra l’ingente patrimonio individuato e i redditi dichiarati dal soggetto investigato, tale da non giustificarne la legittima provenienza. I beni confiscati sono le quote sociali e il patrimonio aziendale (comprensivo dei conti correnti) di 2 società di trasporti e le quote di un fondo comune di investimento mobiliare stimato oltre 2,2 milioni di euro.