Fa discutere la proposta dell’Unione Europea di imporre un limite minimo di 16 anni per l’accesso ai social network come Facebook, Twitter, Instagram o ai servizi di messaggistica online (come WhatsApp).
Attualmente le varie piattaforme applicano limiti variabili: Facebook impone almeno 13 anni di età, mentre Google (per i vari servizi) un’età che varia dai 14 ai 16 anni. Finora, però, è stato semplice aggirare i divieti usando profili falsi o mentendo sulla propria età.
Il testo dell’emendamento al regolamento sulla protezione dei dati personali presentato a Bruxelles, infatti, specifica: “Il trattamento dei dati personali di minori di età inferiore ai sedici anni è lecito se e nella misura in cui il consenso è espresso o autorizzato dal genitore o dal tutore del minore”.
L’emendamento, se approvato e ratificato dal parlamento europeo, costringerebbe i vari social network ad effettuare in Europa maggiori controlli sull’effettiva età degli utenti, oltre a richiedere l’esplicito consenso dei genitori (o tutori) per i minori di sedici anni.