La quinta puntata di “Senza identità 2” inizia con Enrique che parla di una malattia neuro degenerativa con un dottore – non è chiaro se la diagnosi viene fatta a lui – mentre in ambulanza arrivano Francisco e Maria dopo l’esplosione. Nel frattempo Alex è a casa di Francisco e sta rubando tutti i suoi documenti.
In ospedale arrivano dietro l’ambulanza Maria e Pablo; poi a ruota anche Enrique, Amparo, Bruno e la madre di Maria, la quale dice di aver preso un appuntamento con il padre che era intenzionato a presentarle la sua nuova famiglia. E che Blanca è morta proteggendo sua figlia con il suo corpo.
Enrique in sala d’attesa dice alla sua famiglia che la bomba era stata realizzata da un professionista e ammette che potrebbe trattarsi di terrorismo, oppure qualcuno ha voluto farsi giustizia visto che l’uomo prima era un giudice. Francisco è al momento in terapia intensiva, bisogna aspettare ancora qualche ora prima di capire se possa essere operato nuovamente. Maria rimane in ospedale e Amparo decide di farle compagnia: entrambe concordano che non si tratti né di terrorismo né di vendetta a distanza di anni.
Per un attimo Maria si sbaglia, dice ad Amparo di sentirsi come quando è morta la loro madre. “Allora ricordi?” le chiede Amparo e lei tenta di minimizzare parlando solo di “sensazioni”. Le due vengono interrotte da un’infermiera: la piccola Maria ha bisogno di una trasfusione e la sorella le dona il sangue, dato che hanno lo stesso gruppo sanguigno.
Nel frattempo Pablo recupera un video dal cellulare di un ragazzo che stava filmando sul luogo dell’esplosione e tra il fumo dell’esplosione riconosce Alex.
Juan interrompe il suo weekend d’amore con Elena dopo aver letto la notizia dell’attentato sul giornale e va in ospedale a trovare Maria. Lei nel frattempo ha ripreso a prendere la droga.
Superata la notte, i medici dicono a Maria che la condizione di Francisco “è molto grave”. Maria va per vederlo e mentre gli parla lui va in arresto; i medici tentano di rianimarlo ma non c’è niente da fare. Francisco muore sotto gli occhi di Maria.
Enrique parla con Alex e gli mostra gli effetti personali di Francisco, tra cui c’è anche il cellulare di Curro che in realtà era stato Pablo a nascondergli addosso per allontanare i sospetti da Maria: “Non ci stavamo sbagliando allora, era lui che mi ricattava” commenta Enrique.
Dopo la morte del padre, Maria lascia l’ospedale e vaga in stato di choc. Enrique convoca la stampa, dà la notizia della morte di Francisco e ribadisce che il giudice viveva continuamente sotto minaccia.
Maria poi raggiunge Pablo e tra le sue braccia trova un po’ di conforto fino ad addormentarsi. “Grazie per quello che fai per me, mi stai sempre acconto quando ne ho bisogno” gli dice dopo che si sveglia. “Adesso basta, non meritano un minuto di più del mio tempo”. Pablo però le dice che Alex era sul luogo dell’esplosione: “Mi stai dicendo che c’è Enrique dietro la morte di mio padre?” gli chiede Maria. Intanto in ospedale la piccola Maria si risveglia e chiede di sua madre.
Amparo, spaventata a morte da quello che è successo a Francisco, filma una confessione giurata, in cui parla del suo coinvolgimento nel tentativo di omicidio di Maria di dodici anni fa, e poi del coinvolgimento di Enrique nell’attentato: “Se state guardando questo video, vorrà dire che io sarò un’altra vittima”. Poi consegna il video a un notaio.
Maria poi raggiunge la villa di suo zio e armata di pistola vorrebbe farsi subito giustizia, ma Enrique – le dice sua madre – è a Bruxelles per motivi di lavoro. Allora la ragazza va in una discoteca, prende della droga, e quasi fa sesso con un ragazzo nei bagni per poi finire a dormire tra la spazzatura.
L’indomani Maria va a trovare la sorellina in ospedale e l’infermiera la rassicura dicendole che si rimetterà presto. Poi la donna, vedendo lo stato in cui si trova Maria, decide di chiamare a casa e Amparo la raggiunge in ospedale.
Pablo durante l’esplosione aveva salvato la cartellina con i documenti di Francisco e tenta di recuperare qualcosa di utile tra quelle pagine.
“Ero lì quando c’è stata l’esplosione, ora non potrò più togliermi quelle immagini dalla testa” dice Maria ad Amparo, che le risponde: “Ho molta paura, lui non lo ferma nessuno“. Maria capisce immediatamente a chi si sta riferendo la sorella; poi le chiede di dormire insieme. Solo che Amparo durante la notte si alza e va verso la cassaforte di Enrique, di cui ormai sa la combinazione, e si prende un bel po’ di soldi. Maria sente che si sta alzando e ne approfitta per fare lo stesso senza dimenticare di prendere la pistola.
Amparo poi sveglia in piena notte il figlio e gli dice che devono partire per “un’avventura”; la donna ha intenzione di andare in Messico. Quique però le dice che deve andare in bagno e da lì chiama suo padre: “Non devi salire su quell’aereo per nessuna ragione” gli dice Bruno proprio mentre Amparo gli leva il telefono dalle mani. Poi il ragazzino scappa dalla madre: solo quando vede il padre decide di non nascondersi più. Bruno fa una scenata ma poi riporta tutti a casa.
Enrique intanto firma accordi per mettere nel mercato un nuovo farmaco e “trarne enormi benefici”. Maria invece vaga alla ricerca di droga. Bruno fa una sfuriata ad Amparo la quale ammette di avere paura: “Non voglio finire come Francisco”.
Pablo è sempre più preoccupato per Maria anche perché si è tolta il braccialetto con il localizzatore. Poi finalmente risponde al telefono e chiede a Pablo di farle sapere a che ora arriva il volo di Enrique da Bruxelles.
Maria quindi in aeroporto, sempre con la pistola, è pronta a uccidere suo zio, ma qualcuno la stordisce prima che lei possa sparare.
Enrique torna a casa e Luisa gli racconta che è stata nell’appartamento di Francisco dove ha trovato uno schema sulla Fondazione Vergel: “Noi abbiamo dei conti in Svizzera? Perché lo ha scritto? Stiamo facendo qualcosa di illegale?” gli chiede. Ma lui dice che Francisco ultimamente ero uscito fuori di senno e voleva solo “spillargli dei soldi”.
Bruno poi affronta sua padre: “Se ad Amparo succede quello che è successo a Francisco io ti vengo a cercare” gli dice e aggiunge: “Se lei decide di andarsene io vado con lei, e tu non rivedi più tuo nipote”.
Finalmente in casa si rendono conto che Maria è sparita da un giorno; Amparo e Luisa si rimpallano la responsabilità. Lei intanto è stata “rapita” da Pablo che l’ha legata a una sedia. Lei non la prende benissimo e lui per tutta risposta la imbavaglia: “Dobbiamo parlare, ma solo quando ti sarai calmata” le dice.
“Uccidere tuo zio non ti farà stare meglio e le pasticche ancora meno” le dice Pablo che le dice anche del cellulare di Curro e delle scoperte che ha fatto tra i documenti di Francisco. “Gli faremo terra bruciata intorno e solo allora potremo eliminare Enrique”. Dopo che Pablo la libera, lei gli assesta un pugno in faccia: “Non lo fare mai più”.
Bruno e Amparo incontrano Enrique, quest’ultimo strappa il contratto prematrimoniale tra i due e chiede ad Amparo di fare un gesto nei suoi confronti, distruggendo il video che aveva realizzato e del quale lui era venuto a conoscenza.
Poi Enrique chiede ad Alex di tenere d’occhio Amparo. Pablo invece anni fa era entrato nel sistema dell’esercito e un uomo gli dice che deve ancora pagare quello che ha fatto, per questo ha un “lavoretto” per lui.