È il giorno dello sciopero dei medici. Oltre duecentomila camici bianchi incroceranno le braccia, oggi, e sono a rischio due milioni di visite ed esami e 40 mila interventi chirurgici.
I motivi della protesta, spiegano i sindacati, sono “in difesa del Servizio sanitario nazionale e contro i tagli delle prestazioni erogate ai cittadini”. Come tutte proteste legate alla sanità, anche quella di domani garantirà urgenze ed emergenze, ma lo sciopero si farà sentire, per il rinvio delle prestazioni programmate, soprattutto nel settore pubblico.
Sarebbe di almeno il 75% l’adesione allo sciopero tra medici, pediatri e veterinari del servizio pubblico. Lo rendono noto, sulla base dei primi dati, i sindacati di categoria Anaao e Fimmg, rispettivamente dei medici ospedalieri e di famiglia.