Secondo “Influnet“, il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, fra novembre e dicembre è stata registrata una notevole impennata di nuovi casi di influenza. Nell’ultima settimana presa in esame, quella che va dal 30 novembre al 6 dicembre, l’influenza ha colpito 61.000 italiani.
Sembra che siano circa 378 mila gli italiani a letto con l’influenza. Si tratta generalmente di malanni spesso leggeri, che vanno dai semplici raffreddore, tosse, mal di gola con una temperatura corporea sotto il 38. Il virus stagionale ha colpito, come spesso avviene, soprattutto i bambini.
L’esperto dell’ISS, Giovanni Rezza, sottolinea che l’attività dei virus in territorio italiano è ancora in fase iniziale. Il picco reale si avrà fra i mesi di gennaio e febbraio, dopo le feste, ossia con un lieve ritardo rispetto agli altri anni. L‘esperto ha voluto ribadire di non preoccuparsi eccessivamente per l’influenza.
Ma occhio ai farmaci, la tendenza a voler abbassare la temperatura corporea mediante l’ausilio di farmaci, è sostanzialmente dannosa: la febbre, in quanto reazione di difesa, deve fare il suo corso. Rezza specifica che nei casi in cui i sintomi diventano fastidiosi e la temperatura si alza eccessivamente, è consigliabile usare un antipiretico suggerito dal medico.
Per i bambini è preferibile il paracetamolo rispetto ad altri farmaci come l’aspirina che presenta effetti collaterali importanti.
Rezza afferma poi che, quando la febbre si protrae per più di una settimana, è importante seguire scrupolosamente i consigli del medico.
In alcuni casi potrebbe essere presente un infezione batterica. Si renderà quindi necessario l’utilizzo di antibiotici sotto prescrizione medica è indicato per venire a capo della malattia. In tutti gli altri casi, farmaci e antibiotici, dovrebbero essere evitati.