La Fed ha aumentato i tassi di interesse per la prima volta dal giugno 2006. Salgono di un quarto di punto, dallo 0,25% allo 0,50%. Gli aumenti saranno “graduali” per via “delle condizioni che garantiscono solo rialzi graduali“.
“Le informazioni ricevute dalla riunione di ottobre suggeriscono che l’attività economica si espande a ritmo moderato. I rischi all’outlook per l’attività economica e il mercato del lavoro sono bilanciati. L’inflazione tornerà al 2% nel medio termine”, ha comunicato la Fed.
“Sul mercato del lavoro c’è stato un considerevole miglioramento quest’anno, e la Fed e fiduciosa nel fatto che, nel medio termine, l’inflazione, salirà al 2% – continua la Fed – La politica monetaria resta accomodante dopo questo aumento. Ci attendiamo che le condizioni economiche evolvano in modo da garantire solo aumenti graduali dei tassi”.
Ma la Banca centrale degli Stati Uniti ha comunque precisato che “i tassi rimarranno probabilmente sotto i livelli che sono attesi nel lungo termine. L’andamento dei tassi dipenderà dall’outlook economico”.
“La ripresa dell’economia americana ha fatto una lunga strada ma non è ancora una ripresa completa – ha spiegato la presidente della Fed, Janet Yellen – “L’atteggiamento della nostra politica monetaria resta accomodante. È la fine di un fase straordinaria. Una decisione che riconosce i progressi fatti verso una ripresa della economia”.