Ancora una caso di corruzione nella Guardia di Finanza. Due marescialli in servizio alla stazione navale di Napoli e uno presso il centro reclutamento di Roma sono finiti ai domiciliari. Mentre i sottufficiali Antonio Izzo e Nicola Ponticello e Massimo De Luca sono indagati a vario titolo per millantato credito e corruzione in relazione a due episodi.
Secondo gli inquirenti “avrebbero avvicinato il genitore di un aspirante al concorso di quest’anno per Allievi sottufficiali promettendo l’interessamento per il buon esito, un tentativo che non avrebbe avuto seguito per il rifiuto opposto dal padre del candidato”.
In un’altra circostanza i sottufficiali avrebbero ottenuto 50 mila euro da un loro ex collega per favorire il superamento del concorso della figlia che fu però bocciata agli orali e i marescialli avrebbero restituito la somma. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino e dai pm Giancarlo Novelli e Valter Brunetti, si basa anche su intercettazioni telefoniche.