Continuano le schermaglie tra l’Ue e l’Italia sul tema migranti. La Commissione ha infatti chiesto all’Italia di accelerare nel “dare cornice legale alle attività di hotspot, in particolare per permettere l’uso della forza per la raccolta delle impronte e prevedere di trattenere più a lungo i migranti che oppongono resistenza”.
Nonostante infatti gli inviti di Bruxelles e l’imminente apertura di Pozzallo e Porto Empedocle “solo uno dei sei centri per migranti designati è pienamente operativo, a Lampedusa”.
E nel rapporto redatto dai commissari Ue si legge anche che “il processo di ricollocamento dall’Italia è attualmente colpito da una mancanza di potenziali candidati”.
Questo “a causa di un basso livello di arrivi, concentrati su nazionalità che non sono candidabili per il ricollocamento“.
Per il presidente Sergio Mattarella, però, “chiudere le porte di fronte a queste masse di esseri umani che fuggono da guerre, fame e oppressione, equivale a cancellare conquiste civili e sociali faticosamente raggiunte“.
Quindi l’affondo contro l’Isis che “si affronta anzitutto conservando il nostro stile di vita” – dichiara il Capo dello Stato nel suo messaggio di auguri al corpo diplomatico. “Limitare gli ambiti di libertà equivarrebbe a cedere al terrorismo e tradire i principi di democrazia e tolleranza”, ha poi concluso.
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Questo accade perchè abbiamo politici litigiosi che non riescono a farsi rispettare. Se facessimo come gli Ungheresi ,che hanno mandato in quel posto i burocrati di Bruxelles,ciò non succederebbe. Occorre usare contro l'Europa una voce sola e se serve mandare igli Euroburocrati a fare in c...o.