Non si ferma la protesta degli ex obbligazionisti delle banche fallite, impegnati oggi in una manifestazione a Firenze. Un gruppo di risparmiatori ha cercato di raggiungere la Leopolda, location della convention del Pd, per portare la protesta davanti alla ex stazione e avere un contatto diretto con il governo. I manifestanti sono stati però bloccati dalle forze dell’ordine a poca distanza dalla struttura.
Nel frattempo alla kermesse del Pd è intervenuto proprio sul tema il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “Ci sono situazioni che vanno cambiate e responsabilità diffuse di chi ha gestito i rapporti con i risparmiatori magari non fornendo tutte le informazioni. Le responsabilità saranno valutate caso per caso ma saranno presi provvedimenti per evitare che queste cose possano di nuovo succedere”.
“Il sistema bancario italiano è sano e solido, ha superato a differenza di molti altri Paesi la grande recessione senza bisogno di alcun intervento pubblico. Le nostre banche sono solide: sono la spina dorsale dell’economia, a maggior ragione dopo l’intervento del governo”. Ha aggiunto il ministro dell’Economia.
“Al di là delle pretestuosità” il provvedimento del governo ha portato “quattro nuove banche con i bilanci puliti, ha salvato un milione di depositanti, 12 miliardi di depositi, 200 mila imprese con crediti, 6000 lavoratori del sistema bancario”, ha concluso Padoan.
A chiudere la kermesse del Pd l’intervento del segretario e presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Quelli che ci chiedevano di mettere le bandiere se ne sono andati dal Pd. Noi siamo qui”, ha detto Renzi nel suo intervento. “Noi restiamo nel Pd e la bandiera l’abbiamo tatuata nel cuore e concepiamo questo spazio come uno spazio di libertà”, ha aggiunto. “L’elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica – ha rivendicato Renzi – è stato un nuovo inizio per l’Italia”.
Tanti i temi toccati dal premier dal clima ai miganti, dalle tasse al Sud. Ma il tema caldo resta quello del decreto salva banche. Renzi dice “sì alla commissione di inchiesta sulle banche”: “Chi pensa di strumentalizzare la vita delle persone deve fare pace con se stesso, ma chi pensa di strumentalizzare la morte delle persone personalmente mi fa schifo. Le polemiche politiche si fanno a viso aperto”, ha aggiunto il premier.
Intanto l’opposizione passa dalle parole ai fatti. “Il M5S depositerà nei prossimi giorni una mozione di sfiducia per il ministro Boschi”. Lo annuncia Alessandro Di Battista a “L’Intervista” su Sky Tg24.
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Facessero piuttosto un bel repulisti dei vertici di Bankitalia. Quando era presidente Carlo Azelio Ciampi di quell'istituto queste porcherie non succedevano,ora è uno scandalo dietro l'altro.