Sono dati sconfortanti quelli diffusi dall’Eurostat sui consumi italiani. L’Italia, nel 2014, si è infatti “comportata” come Cipro, facendo quindi registrare il maggior calo dei consumi procapite, misurati in Standard di potere d’acquisto, tra i Paesi dell’UE.
Considerando 100 la media europea, si sia passati dal 103% del 2012 al 98% dell’anno scorso. Nello stesso periodo il Pil procapite è calato dal 101% al 96%.
Ma sul fronte lavoro arrivano invece buone notizie. Il tasso di disoccupazione, nel terzo trimestre del 2015, scende all’11,7%, in calo di 0,6 punti nel confronto con il trimestre precedente.
Inoltre, sempre nel terzo trimestre dell’anno, il numero degli occupati aumenta di 247mila unità (+1,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (dati grezzi).
Ma dopo “il forte calo dell’occupazione giovanile in tutti gli anni della crisi”, nel terzo trimestre dell’anno il numero di occupati tra 15-34 anni torna a crescere, mettendo a segno un +56mila unità (+1,1%) nel confronto annuo.